La ricerca indica che la vitamina D influisce non solo sulle ossa e sulla struttura scheletrica, ma anche sulla funzione immunitaria, sulla pressione sanguigna, sull’umore, sulla funzione cerebrale, sulla resistenza alle patologie cronico-degenerative (es. malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2).
Eppure, nonostante tutti questi benefici, tantissime persone ne sono carenti, dato che oggi giorno tanti non trascorrono del tempo al sole e non consumano regolarmente cibi che forniscono vitamina D.
La vitamina D è una vitamina liposolubile, presente solo in piccole quantità in alcuni alimenti ed è sintetizzata nel nostro organismo solo quando la pelle è esposta al sole.
Cibi che contengono vitamina D:
BENEFICI DELLA VITAMINA D
Contribuisce alla salute delle ossa
La vitamina D svolge un ruolo fondamentale per la salute delle ossa, aumentando l’assorbimento del calcio a livello intestinale.
Inoltre, svolge un effetto su altre importanti vitamine e minerali che contribuiscono alla salute, tra cui magnesio, fosforo e vitamina K.
Livelli bassi di vitamina D possono causare osteomalacia; inoltre, una sua carenza aumenta il rischio di sviluppare osteoporosi e fratture, soprattutto negli over 65.
Quando i livelli di vitamina D sono bassi, le paratiroidi diventano iperattive (con aumento dei livelli di paratormone, PTH), condizione che provoca a sua volta bassi livelli di fosforo, un minerale necessario per mineralizzare correttamente la densità ossea.
Supporta il sistema immunitario
Le cellule immunitarie contengono recettori per la vitamina D ed è stato dimostrato che questa importante vitamina ha anche la capacità di prevenire risposte infiammatorie eccessive o prolungate.
Recenti ricerche mostrano che la vitamina D può svolgere un ruolo protettivo contro lo sviluppo di condizioni autoimmuni, infezioni, virus (ne diminuisce la capacità di replicazione) e malattie da raffreddamento.
Uno studio del 2020 su pazienti affetti da Covid-19 ha rilevato che i livelli medi di vitamina D tra i residenti di 20 paesi europei erano correlati all’incidenza di almeno una grave infezione respiratoria acuta: livelli più elevati di vitamina D tra gli anziani erano associati a tassi ridotti di infezioni mortali.
Dato che la vitamina D può aiutare a controllare l’infiammazione, può essere anche utile in caso di artrite reumatoide, ipertensione e Sindrome dell’Intestino Irritabile.
Aiuta a gestire i livelli glicemici e può prevenire il diabete di tipo 2
Secondo una ricerca condotta presso la London School of Medicine and Dentistry, il calcio è necessario per la secrezione di insulina e la vitamina D promuove proprio l’assorbimento e l’utilizzo del calcio.
Inoltre, la vitamina D migliora la sensibilità delle cellule all’insulina, soprattutto in presenza di grasso viscerale.
Aiuta a contrastare le malattie cardiache
La vitamina D favorisce la salute del cuore, aiutando a mantenere i livelli normali di pressione arteriosa e di infiammazione.
Secondo una ricerca del Vanderbilt University Medical Center, gli individui carenti di vitamina D hanno maggior probabilità di morire per malattie coronariche.
Facilita la regolazione ormonale e può aiutare a migliorare l’umore
Poiché agisce come un ormone all’interno dell’organismo e influisce sulla funzione cerebrale, la carenza di vitamina D è stata collegata ad un aumentato rischio di disturbi dell’umore, tra cui depressione, disturbo affettivo stagionale, ansia, insonnia e Sindrome Premestruale.
Livelli bassi di vitamina D possono anche interferire con la corretta produzione di testosterone ed estrogeni, portando a squilibri che possono provocare molti sintomi indesiderati.
Supporta la salute della pelle
La vitamina D apporta benefici alla pelle supportando il sistema immunitario, controllando l’infiammazione, favorendo la crescita e la riparazione delle cellule cutanee.
Livelli adeguati di vitamina D possono anche aiutare a prevenire l’invecchiamento cutaneo, ridurre arrossamenti, secchezza e altri sintomi causati da eczema e psoriasi.
Articolo pubblicato sul quotidiano online Tagmedicina.